La figura di Giovanni Gentile (1875–1944) è nota non solo per la sua filosofia, ma anche per il suo ruolo attivo nella politica italiana del Novecento. Formatosi come filosofo idealista, ha sviluppato la concezione dell’attualismo, cercando di conciliare le idee di Kant con l’idealismo tedesco e la filosofia di Vico. Tuttavia, il caso Gentile non sarebbe così interessante, se egli fosse stato solo un mero teorico, ritirato nel suo studio. Gentile, è stato invece uno dei politici più importanti del Ventennio e la sua riforma dell’educazione ha influenzato la società italiana in modo profondo e duraturo. In due conferenze, Ivan Ivashchenko, traduttore e filosofo, esporrà e approfondirà l’intreccio di filosofia e politica nel peculiare caso di Gentile.
L’ingresso è gratuito.
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